U' TANGUZZU CASTRUVIDDARU

12 commenti



La festa della Madonna del Castello è appena cominciata e mi sento in dovere di scrivere qualche fissaria a riguardo. Eccovi presentata la giornata ideale du zingariddo durante la festa (alcuni punti sono testati scientificamente e hanno il 99,9 % di possibilità di accadere per davvero).

ORE 10,00: il tanguzzo si sveglia carico d'energia e decide di lavarsi (evento rarissimo dato che accade solo 3 volte durante l'anno).

ORE 10,45: u tanguzzo finito di improfumarsi, indossa i suoi carrera e il cappello rigorosamente favuzi rubati ari bancarelle dell'anno prima, contatta i suoi amici malandrini.

ORE 10,50: il tamarricchio decide di raggiungere i suoi amici aru parco, ma prima non può mancare u provaggio addu catapano pì riscaldà u motore "picchì sennò fa poca muina"

ORE 11,10: dopo aver inquinato acusticamente mezzo paese, finalmente dopo ben 20 minuti percorsi a velocità supersoniche (60 all'ora nda scisa) ecco l'arrivo al parco. Immancabile u pompaggio cu l'amici da parte du malandrino: "guagliù aggghiù tuccato i 120 nda 'nghianata"-"Agghiu passato i sbirri a na rota" ed ancora "c'è na bella guagliuna (ovviamente immaginaria) ca vulìa nu passaggio e poi ma lassato pure u numero i telefono!". A questo punto tutta la ciurma comincia a fumare usando in 10 tutti la stessa sigaretta da fuffa (possibilmente una diana).

ore 11,30: finisce la maratona del fumo e, ovviamente, tutti i malandri simulano mal di testa inesistenti e rendono partecipi tutti i numerosissimi presenti al parco (circa 10 che si stanno canniannu pi davero) del loro dramma: "guagliù signu fora cumu na scimmia"-"Ja chi cannuno guagliù (da ricordare sempre che il malandro si è fatto un solo tiro di diana)".

ORE 11,40: la banda si dirige in blocco in sala giochi: "Metto tutte le palle in buca ad occhi chiusi" (classica frase detta da uno che non sa nemmeno che a biliardo si tiene una stecca in mano).

ORE 13,00: i nostri eroi si salutano e si danno l'appuntamento per il pomeriggio.

ORE 15,00: il classico zingaro esce prestissimo di casa e comincia un lunghissimo viaggio con il suo mezzaccio tra le strade del paese. Immancabile le soste nelle varie officine private specializzate in "chiuvi", dove il tamarricchio può dare il suo parere da tecnico polini evolution

ORE 18,00: il tamarricchio accompagnato da 2/3 scagnozzi si addentra nelle tortuosissime strade du paiso ove sono presenti le bancaredde di qualità e si appresta a mbrusà gli ignari vu cumprà. Da sottolineare l'aroma che viene fuori quando il profumo denso ed acre del malandrino si fonde con quello da banana guastata mista a munnizza dei venditori ambulanti di pisciaturi. In questo contesto aromaticamente evitabile, i nostri aspiranti lupin cominciano a studiare il loro colpo gobbo. Inizialmente i nostri eroi cominciano a contrattare educatamente: "Compà 5 euro pi st'occhiali su troppi,l'ato marocchino mi fa pi 3 euro"-"Maschio Ca ti fazzu zumpà a bancareddra,che chiamo nu paru d'amici di mia..."-"sta maglietta i che guevara ma fai pi 3 euro? Che qua siamo tutti fascisti fratè (da notare le chiare idee politiche)"-"Si nu merda compà u stesso cappiddo n'anno fa m'hai fatto pagà a metà!". Alle accuse di mbrusaggio il saggio risponde: "Oi zì ca qua simu tutti amici. Tutti l'anni compro solo addu tia perciò m'hai fa u sconto". Visti gli scarsi risultati ottenuti comincia il taccheggio vero e proprio: immancabile il giochino dell'occhialino, dove i nostri ladruncoli provano un'intera bancarella di occhiali prima di arrivare alla fatidica frase: "Non ci piacciono iamuninni addi natru" (in realtà sono già spariti 2/3 pari d'occhiali). Ma la vera mentalità lupinesca viene fuori quando si arriva al negozio (si si proprio negozio, non si può chiamare bancaredda perchè è grande 100 m^2 e ci su pure i colonne natu poco!) pseudo-indiano di braccialetti, collanine, magliette, grasticedde, strumenti musicali e altro ancora: la nostra ciurma comincia a destreggiarsi furtivamente tra magliette e pal'i firro e a minta ndi sacchette tutto quello che trova, mentre il povero indiano di spezzano è distratto da una povera mamma di famiglia che pone ormai da 26 anni a questa parte la solita domanda trabocchetto: "Ma questa pianta per quanto si mantiene? Se la lascio fuori si rovina?". Il giro del furto continua fino a quando il malandrino si ferma proprio davanti alla bancaredda più bella della festa: quella dei poster. Il nostro amico rimarrà lì a fissare per circa 10 minuti i poster pornografici (ma anche no) e ad esclamare compiaciuto: "Ia chi fimminuna! Tena i stessi minne da zita mea!(attenzione trattasi di zita ideale!)

ORE 19,15: finito lo "shopping", il tamarricchio e due suoi amici a scelta (possibilmente quelli più fitusi e con la moto più rumorosa) si dirigono a quello che in realtà è il pezzo forte della festa: LE GIOSTRE, il posto dove più giochi fai meno sei contento, perchè d'altronde spendere 10 euro per stare 5 minuti su un sedile piace a pochi, ovvero a quelli che hanno i biglietti gratis. Se volete recarvi in quel magnifico posto(?) vi consiglio di non usare la moto, a meno che non vogliate un tagliando gratuito (vero paolè?) oppure farvi una bella camminata al ritorno. Ma ora torniamo dove eravamo rimasti: il fantastico trio comincia a fare un giro di controllo per scovare possibili prede femminili da torturare. "Minchia chi pizz'i giuvina!" esclama il nostro malandro quando incrocia la sua ragazza dei sogni, alta 1,50 con nu culo (se così possiamo chiamarlo) sformato, capelli lunghi e scarpe alviero martini: insomma, trattasi della classica verginella liceale. Il tanguzzo comincia a fare tutti giochi fatti dalla vittima, a cominciare du crazy dance, il posto ideale per fare nuove conoscenze. La povera verginella, vedendo il malandrino che sta a bocca aperta per far entrare le mosche (eh già, l'ospitalità è una delle peculiarità di questa razza umana), comincia a ridere con le proprie amiche. Il malandrino a questo punto tirà fuori dal cilindro le immancabili frasi preconfezionate per fare breccia nel cuore della fanciulla: "Sto scrivendo un nuovo elenco telefonico, mi dai il tuo nome e il tuo numero di telefono?"-"Mi indicheresti la direzione?" "Quale direzione?" "Quella per il tuo cuore"-"Tuo padre è un ladro." "Perchè?" "Perchè ha rubato due stelle dal cielo e te le ha messe al posto degli occhi."-"m'ha fattu innamorà..tu giuru"-"ia cumu si bona,cume t'intituli?" o ancora "nu jamu a fà nu giru?". Ebbene la malandra cade in tentazione e comincia il fatidico giro con l'improbabile spasimante. Appena però il malandrino comincia a fare strani filmini erotici nella propria mente, viene riportato sulla terra dalla ragazza: "Scusami ma è venuto il padre della mia amica e ce ne dobbiamo andare". Il tanguzzo deluso non si rassegna e dà appuntamento per la sera stessa sempre alle giostre.

ORE 20,30: u malandrino torna in centro e comincia a chiedersi cosa mangiare. A questo punto arriva il solito genio del gruppo che dice "Guagliù u camion di panini è troppo zingaro(?) jamu da Armando che ni mangiamo na pizzetta". La banda in blocco si dirige alla pizzetteria, ma come da consuetudine Armando ha finito tutte le pizzette perchè non si aspettava tutta quella gente: "Armà ma dico io, c'è ra festa proprio 'nnanti u locale tuo, jettaccile nu par'i pizzette i chiù ndu furno, chi ti costa?)". Essendo Armando vuoto di viveri (anzi no, 2 crocchette ghiacciate nel bancone non mancano mai), l'unica scelta rimane u camioncino addu Franco: qui cominciano i sbutti con quelli che fanno lealmente la fila, e non mancano jestime e le solite affermazioni del genere "Posso andare avanti che devo prendere solo una coca?"-"c'è patrima ca je malato e tena fame, posso passare?"

ORE 21,00: finito il panino e la coca al volo, u' zingariddo e i suoi amici si recano alla loro roccaforte: LA TAVERNETTA. Eh già è proprio un posto magico sta tavernetta: ricunculi di zingariddi ed enzo che li esorta a consumare anche un bicchiere d'acqua, fanno parte del quadretto che si ricrea puntualmente ogni sabato sera.

ORE 22,00: terminato un altro giro tra i vu cumprà, u' malandrino prende il suo bolide(?) e si avvia verso le giostre. Lì la ragazzetta incontrata nel pomeriggio lo stuzzica facendo finta di non conoscerlo, fino a quando il nostro eroe si recherà da lei e dirà la fatidica frase "lassale sta l'amiche tue,ca ti fazzu scialà" a cui si contrapporrà "non posso c'è un amico del fratello del cugino di mio padre che può spifferare tutto e poi sembra brutto, facciamo più tardi". u' zingaro nonostante tutto continuerà a seguire la sua donna, e quando quest'ultima entra nella casa degli orrori dice ai propri amici: "mo ma vaiu a strazzà". Dopo 10 minuti sprecati inutilmente a cercarla (si è perso per davvero!), uscirà comunque soddisfatto e urlerà al mondo: "L'agghiu vasata oi zì, a' ditto ca dopo ma dona!"

ORE 23,00: abbandonate le proprie amiche, la giovine comincierà il suo "vero" appuntamento con il maschiaccio della serata, che per cominciare le regalerà "nu pelusc c'agghiu vinto ari fucili".

ORE 23,30: la nostra coppia, sotto pressione del maschio, si reca al gradone vicino al cancello dello stadio. Il tanguzzo sente che è il momento giusto per sferrare l'attacco alla preda: dopo 4 tentativi a vuoto, riesce finalmente a raggiungere la bocca dell'amata ed è standing ovation amici! Ma purtroppo il sogno finisce, quando, proprio mentre la pulizia dei denti aveva raggiunto il culmine, suona il telefono della donzella: "Scusami è mio padre,devo andare,ci sentiamo per sms", è così che tristemente si concluderà l'episodio amoroso della coppia.

ORE 23,50: la truppa si organizza per un giro con i bolidi, giusto così per finire il secondo pieno del giorno.

ORE 00,30: u' tanguzzo torna stanchissimo ma soddisfatto a casa e dà la buonanotte alla ragazza - "Buonanotte amore mì, minkia quanto ti amo!". E così si conclude la giornata del nostro eroe preferito!

ATTENZIONE!

Con questo articolo non si vuole offendere nessuno, si vuole solo esaltare la figura che, insieme al liceale tutto firmato, sta dominando la scena giovanile castruviddara degli ultimi anni!

MI RACCOMANDO COMMENTATE, HO PERSO MOLTI MINUTI PE' SCRIVA STI FISSARIE!




UN UOMO UN MITO: MARCO MARFE'

2 commenti



Se siete della 4b, stamattina sicuramente avrete notato il mio bellissimo ballo del fragolone. Bene ecco a voi il genio che lo ha creato: Marco Marfè, il fondatore della pop dance.












LASCIARSI SU FACEBOOK

2 commenti


Ecco solo per voi il miglior video della rete su quel fenomeno di merda di facebook! A rogo tutti gli iscritti!

ps per tutte le ragazze: me lo taggate il cuore?




INDOVINA CHI?

8 commenti

Vediamo se i nostri lettori hanno l'occhio attento... Di chi è questo prosciutto nella foto a sinistra? Alessio paga un "piccante" a chi indovina :D...




TANTI AUGURI MICHE'!

3 commenti


Dopo aver passato un giorno a fare ole inutili, dopo schiaffi, calci e botte date, possiamo finalmente dire che Michele ce l'ha fatta! Mò tena 18 anni (ed ha anche cambiato sesso)! Con questo annuncio importante comunico anche la riapertura del blog, e mi raccomando scriviticilla nguna cosa ndi commenti!

ps: la volete sapere una battuta d'arresto?
Sapete qual'è il colmo per una suora? Portarsi il cappuccino a letto. (battuta per credenti e non)